Set 12, 2020


Trovatisi in un oscuro dungeon, Brutus e Ivrea si dirigono verso le fontane per recuperare energie.


— Ehi Ivrea, senti un po'.
— Dimmi.
— Sembri molto giovane, non ho mai visto un chierico così giovane. Quanti anni hai?
— Quindici. Studio da quando ero molto piccola. Ho iniziato per proteggere il mio villaggio e in particolare il mio fratellino piccolo dalle continue scorribande dei predoni. Si preoccuperanno se non torno. Spero stiano bene. Comunque so fare solo piccoli incantesimi di cura, poco altro.
— La staffa che porti con te? L'hai trovata qua?

— No. Il cristallo incastonato è un dono di mia nonna, era chierica anche lei. Mi aiuta a concentrarmi per gli incantesimi, ma è soprattutto un ottimo battipanni. 
— Ahahah, divertente!
— Mi dispiace, non penso sarò molto utile qua in giro, Brutus.
— Non ti preoccupare, ti proteggo io. Vedrai che troveremo il modo di uscire. Promesso!

I due percorrono l'unica strada possibile, passandosi di tanto in tanto l'unica torcia trovata finora in queste stanze tetre.

— Brutus, quando sono passata di qua prima, ho visto un'iscrizione sulla parete; magari si tratta di qualcosa di utile! Dovremmo quasi esserci... Eccola! Cosa vuol dire secondo te?
— Vediamo un po'...

Hai letto l'iscrizione e hai capito. Ti segni la soluzione negli appunti, non hai bisogno di altro.
Forse c'è qualcos'altro. Ma forse. E poi sono troppo curioso!