Ep.6 Nel labirinto
Bentornato su Loot of Gatescrollwizard dungeon, o giovane e pimpante avventuriero, col sesto capitolo Nel labirinto.
Ci eravamo lasciati con il nostro dinamico trio che, dopo il meritato riposo ad Arx Captiva, aveva scacciato i demoni capeggiati da Abestos dal villaggio intrappolato in Gatescrollwizard. Questi sembravano alla ricerca di qualcosa in possesso di Alucardo, ma non ci è dato sapere esattamente cosa ed io mi guarderò bene dal dirtelo prima del dovuto.
Gatescrollwizard è il nome delle segrete del castello di Rosiko e, come se già i suoi cunicoli umidi e infestati non fossero sufficienti, pare che esso sia teatro di alcuni fattacci brutti brutti. Nei piani inferiori un terribile stregone chiamato Dianlee tutto osserva e, esattamente come è successo a Brutus e Ivrea, lungo ogni piano del dungeon egli ha portato col tempo persone e persino luoghi interi per i suoi scopi indicibili, catturandoli e imprigionandoli per sempre. Il suo movente è ignoto ma pare, stando a quanto raccontato da Alucardo, che egli stesso sia prigioniero nei meandri di Gatescrollwizard da quasi millenovecento anni, minuto più, minuto meno.
Purtroppo il mio spiegone termina qui amico mio, non posso mica dirti tutto io: se sei qui vuol dire che hai giocato i cinque episodi precedenti e in essi sono raccolti più dettagli su questa storia oscura di quanti ne possa riassumere qua in poche righe. Non meniamo il can per l'aia dunque e cominciamo!
Per secoli i prigionieri senza perdono di Metalikana hanno trovato fine alle loro sofferenze tra le mura di Gatescrollwizard e, non essendo nessuno mai tornato per raccontare la pazzia di cui era stato testimone, le leggende e i miti si sono accumulati, come foglie ammassate sotto gli alberi nudi di autunno.
In particolare, nel piano immediatamente sottostante Arx Captiva risiede un labirinto, una volta dimora dei goblin, ora quartier generale dei demoni capitanati da Abestos: i goblin sono creature irascibili ma orgogliose, abituate all'oscurità e molto inclini per questo motivo a vivere sottoterra in lunghe gallerie. Essi hanno poco in comune con gli umani e le altre creature che popolano la superficie verso cui riservano diffidenza e antipatia e questi li ripagano solitamente con la stessa moneta.
Non soltanto i goblin o i demoni, però, soggiornano in questo strano e angosciante luogo.
Questo labirinto, dunque. Anche se a una prima occhiata pare disabitato, la vita ha trovato il modo di prosperare persino qua e le molte creature delle tenebre che lo abitano riescono incredibilmente a sopravvivere anche senza Instagram.
In questi anfratti dimenticati da dio, l'agile sfugge al meno agile e il forte deve comunque vedersela con il più forte. Una legge spietata e senza tempo che è riuscita a imporsi anche in questi luoghi maledetti.
Dietro ogni angolo una minaccia può nascondersi e ogni attimo può essere l'ultimo se non si presta la dovuta attenzione.
Un circolo vizioso che vuole il predatore trasformarsi in preda non appena la fortuna gli volta le spalle.
Per centinaia di anni, i criminali più efferati sono stati lasciati a marcire nei sotterranei che hai già avuto il piacere di visitare gli scorsi episodi e, per coloro i quali sono riusciti a scendere più a fondo nel dungeon, le cose sono andate solo peggiorando e...
...orripilanti creature, dicevo, che di solito abitano solo il mondo nei sogni e delle storie di paura, hanno preso il controllo di questi passaggi diabolici, facendo di essi la propria casa e, spesso, la propria tomba...
Dov'ero rimasto? Ah sì!
Pare che già i popoli delle ere antiche, ben precedenti alla nascita della capitale Metalikana o dello stesso regno di Thble Cksabbah, pensassero che nel concetto di "labirinto" fosse riposta la chiave della redenzione, perché solo smarrendo la via il peccatore può comprendere appieno di quante e quali colpe si è macchiato. Oppure...
...di come i filosofi pensino che in esso vi sia nascosta la chiave per... hmmm...
...la chiave, dicevo, in grado di aprire a strade che altrimenti...
Cosa stavo dicendo? Ah sì, il labirinto, certo!
Forse qua ci stiamo perdendo nei dettagli tralasciando la visione d'insieme, lettore mio adorato, non trovi?
Cominciamo da capo.
Il labirinto, dunque. Un labirinto è un luogo che sfida le capacità dell'avventuriero e ne testa la resistenza, dovendo egli fronteggiare non solo i suoi nemici ma, prima di tutto, se stesso: la sua pazienza, i suoi nervi saldi e il suo senso dell'orientamento.
Questo episodio farà proprio questo. Dovrai farti strada con arguzia e perizia (ed unendo sempre un poco di furbizia) tra gli interminabili snodi che si metteranno tra te e il prossimo capitolo. Non dimenticare che prima della fame, degli stenti e delle ferite ti verranno a far visita la disperazione e il senso di smarrimento: questi sono i primi sintomi inquietanti che il mistero di un labirinto offrirà al tuo spirito e con essi ti porterà via prima la speranza, poi le forze e infine, la vita.
Preparati dunque: Ivrea, Brutus e Alucardo non hanno scelta se non quella di proseguire verso i piani inferiori di Gatescrollwizard quindi non vedo proprio perché tu dovresti averne; non scherziamo, su!
Tieni presente alcuni dettagli che ho la clemenza infinita di rivelarti perché sono un signore.
■ Può sembrare un episodio difficile, ma volevo un'esperienza che fosse stimolante, non frustrante. Il labirinto è fattibile, non è una sfida impossibile. Non perderti d'animo!
■ Ti verrà sempre offerta la possibilità di tornare al punto iniziale in caso tu ti perda. Ti spiegherò al momento opportuno come fare.
■ È caldamente consigliato disegnare una mappa man mano che procedi: lungo la storia ti verrà data la possibilità di visualizzarne una che però è parziale e consultabile solo in un determinato punto (a meno che non bari e tu non vuoi barare, vero?).
■ Alcuni eventi dell'episodio sono casuali e altri sono opzionali: per portare a termine il capitolo non è necessario fare tutto, ma in caso tu decida di farlo i premi saranno appetitosi e, in alcuni casi, molto utili negli episodi che verranno di Loot of Gatescrollwizard Dungeon.
Mettiti comodo, vai in bagno se devi, procurati un foglio di carta per prendere appunti e cominciamo!
Sorseggiando il suo calice di vino come nel più classico dei cliché da cattivo, l'arcidemone Abestos attende con sorriso beffardo nella stanza adibita a sala del trono, quando la porta si apre e un demone prende parola.
— Lord Abestos!
— ...
— Loro sono qui! Sono entrati nel labirinto!
— HMM... SONO VENUTI FIN QUAGGIÙ VERAMENTE EHEH. CHE VENGANO, CHE VENGANO PURE. TROVERANNO PANE PER I LORO DENTI! EHEH... AH AH AH AH!
— Gliel'hai detto che sono entrati? — Una volta fuori dalla sala del trono il demone si confida con un suo simile.
— Sì, sì!
— E lui?
— Boh. Ha riso e ha detto che li aspetta.
— Non sarebbe meglio fare loro un agguato anziché aspettarli qua?
— Ma che ne so, quello è proprio strano. Ha visto troppi film, secondo me...
Puliti, rifocillati e riposati, Brutus, Ivrea e Alucardo scendono le scale che da Arx Captiva portano al piano inferiore e si addentrano cauti nella penombra. Messo piede dentro, immediatamente vengono assaliti da un odore acre di muffa: l'aria è stagnante e le pareti del corridoio sono madide di un'umidità malsana. Si fanno strada guardinghi lungo il corridoio che li accoglie.
Alucardo ha riferito loro il poco che sapeva di questo ambiente e li ha introdotti alla missione che li attende: proseguire oltre il labirinto e cercarne l'uscita per continuare la ricerca del perfido e misterioso Dianlee, non prima di aver chiuso i conti con Abestos, il primo dei generali al servizio dello stregone.
Il party fa giusto in tempo ad abituare gli occhi alla poca luce che viene accolto da una voce rauca e stanca che intima loro di fermarsi. Una creatura dalla pelle verdastra e dallo sguardo esausto li minaccia puntando loro contro un bastone consunto.
— C-CHI VA LA? Fermi! Chi siete? Demoni, oppure...? Bah, non importa, in guardia!
Preparati a combattere col goblin, non sembra ci sia tempo per le spiegazioni!
□ Armi in pugno, difenditi dal vecchio goblin.