Ep.1 Chi trova un chierico trova un tesoro

Set 11, 2020


Nel buio, nel freddo, nella paura che distintamente provi, non vi è traccia di coscienza. Un turbine calmo e sinistro; stai sognando. Una sola sensazione, amara e insopportabile, è chiara e tanto fastidiosa da rompere il sonno: una sete che crepa le labbra.
Ti svegli con pesantezza. Sei intorpidito ma incolume, indossi solo il tuo pigiama ingiallito. Ti chiami... Brutus. Questo lo ricordi. Fai... il boia? Il mercenario? Appena ci pensi, ti vibra il sangue, dev'essere qualcosa di simile. No, in realtà non ricordi quasi nulla. Ok, ti chiami Brutus, provieni da Metalikana, la capitale dell'Impero Thble Cksabba, precisamente da un piccolo borgo chiamato Acqualorda, ma non sai come sei finito in questo luogo di tenebre.




"Va bene, Brutus. Stai calmo" pensi "Ora risolviamo. Dunque. Sete e luce. Sì".
Chiarite le esigenze primarie, ti metti carponi e avanzi tastando le pareti.

Sei in una grossa stanza aperta collegata ad un unico corridoio. Sulle pareti frequenti reggi-torcia, come se la stanza fosse stata abitualmente illuminata. Te la lasci alle spalle dopo esserti assicurato che non vi sia nulla di utile e procedi per l'unica strada possibile.

Avanzando lungo i muri incontri una pozza d'acqua e quando ti accorgi che odora di urina e ruggine, l'hai già bevuta. Erano probabilmente giorni che non bevevi e un immediato acuto brontolio ti fa pentire di aver preso un drink di troppo.

Con la coda dell'occhio, scorgi un bagliore nelle tenebre più fitte, a pochi passi da te.
Ti avvicini e controlli, potrebbe essere una chiave, un tagliaunghie o, più realisticamente, un'arma per difenderti.

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